Grandi scorte e calo delle vendite: ecco perché il diesel costa meno della benzina, ma la situazione può cambiare.
Il diesel, da sempre il carburante di scelta per molti automobilisti, è recentemente ritornato a costare meno della benzina. Infatti, da qualche mese, il prezzo alla pompa del gasolio è stabilmente inferiore rispetto a quello del combustibile verde. La situazione attuale vede il prezzo del diesel intorno a 1,65 euro al litro, ovvero 16 centesimi meno della benzina, che costa 1,81 euro al litro. Per comprendere meglio il divario, pensiamo a una Volkswagen Golf: il pieno di diesel costerebbe circa 82 euro, contro i 90 euro richiesti per la benzina.
L’inversione del trend nel prezzo dei carburanti
Numerosi sono i fattori che hanno influenzato la diminuzione del costo del diesel. Uno di questi è la presenza di ampie scorte, accumulate a causa della guerra in Ucraina e dell’imminente stagione estiva, che comporta un minor uso di gasolio per il riscaldamento nelle aree priva di metano. A inizio anno, inoltre, sono arrivate nuove scorte di gasolio dalla Cina, acquistate per evitare la Russia a seguito dell’embargo imposto nel febbraio precedente.
In parallelo, assistiamo ad un calo nella domanda di automobili diesel, con i consumatori che mostrano una crescente predilezione per le vetture ibride o a benzina. Nei primi quattro mesi dell’anno, gli italiani hanno acquistato quasi 199 mila auto ibride (full hybrid e mild hybrid), contro le 154.455 immatricolazioni di auto a benzina e le sole 109.772 di auto diesel. Di conseguenza, nel primo quadrimestre, la quota di mercato delle vetture elettrificate è salita al 34,8% (un record), mentre benzina e diesel si attestano rispettivamente al 29,2% e 19,7%.
Ecco quindi delinearsi le ragioni di questa inversione di trend nei prezzi dei carburanti, con il gasolio che risorge come l’opzione più economica per gli automobilisti.